Trattamenti
La terapia medica con calcio-antagonisti e nitro-derivati non è efficace a lungo termine e può provocare effetti collaterali importanti di tipo cardio-vascolare (Krill JT, Naik RD, Vaezi MF. Clinical management of achalasia: current state of the art. (Clin Exp Gastroenterol. 2016 Apr 4;9:71-82).
L'
inoculazione, per via endoscopica, di tossina botulinica blocca la liberazione di acetilcolina dal plesso mioenterico ed inibisce la muscolatura liscia, riducendo la pressione dello sfintere esofageo inferiore. L’effetto è immediato è buono, ma sono frequenti le recidive con necessità di ripetute iniezioni e di insorgenza di resistenza al trattamento nel 40-50%.
La
dilatazione pneumatica endoscopica mediante palloncino, viene effettuata allo scopo di lacerare le fibre muscolari dello sfintere esofageo inferiore. Questa metodica risulta essere efficace nel 56-96%, ma può complicarsi con perforazione dell’esofago nel 2-8% e necessita di trattamenti ripetuti nel 25%. Recentemente, si sta sviluppando anche una
tecnica detta POEM: ovvero una miotomia, che prevede la sezione delle fibre muscolari dell’esofago, attraverso un’endoscopia flessibile trans orale. Tale tecnica è complicata dall’insorgenza di reflusso gastro-esofago e conseguente esofagite che, nelle casistiche occidentali, raggiunge il 40-50% dei pazienti trattati.
L’intervento chirurgico di miotomia extramucosa secondo Heller con plastica anti-reflusso secondo Dor rimane il “gold standard” nella terapia dell’acalasia. L’intervento viene eseguito per via laparoscopica mini-invasiva (si introducono nell’addome mediante delle cannule, la telecamera e gli strumenti chirurgici attraverso 5 piccole incisioni).
La miotomia prevede la sezione delle fibre muscolari esofago–gastriche; la sede della miotomia viene poi “coperta” dal fondo gastrico in modo da ridurre la possibilità di reflusso gastro-esofageo postoperatorio.
I
vantaggi della tecnica laparoscopica sono costituiti dalla precoce mobilizzazione, rapida ripresa dell'alimentazione orale, ridotto dolore postoperatorio, precoce ripresa delle normali attività. Adottando questa tecnica chirurgica, il nostro gruppo ha ottenuto risultati a lungo termine soddisfacenti nel 97% dei pazienti.