Trattamento cancro dell'esofago

A chi si rivolge

La terapia chirurgica può essere  indicata per tutte le localizzazioni della malattia, dall’ipofaringe al cardias, secondo quanto dettato dalle linee guida internazionali e dalle esperienze verificate dei gruppi chirurgici.

Quali indicazioni

La resezione chirurgica della neoplasia e delle ghiandole linfatiche satelliti può essere eseguita quale primo atto terapeutico oppure dopo chemioterapia eventualmente associata a radioterapia (terapia neo-adjuvante). La scelta terapeutica si basa sulla definizione dello stadio del paziente ; in alcuni centri con particolare esperienza clinica , come Maria Cecilia Hospital,  in cui è molto attiva la attività di ricerca (pubblicazioni), la terapia viene personalizzata anche sulla base di parametri biologici. Ad esempio per quanto concerne l’adenocarcinoma, è utile definire le caratteristiche anatomopatologiche secondo alcune classificazioni perché questi sottotipi possono essere trattati in modo diverso, ad esempio in prima istanza con la chirurgia, oppure con chemioterapia e successivamente con chirurgia. 

Lo studio preoperatorio delle neoplasie dell’esofago viene eseguito con l’esofagogastroduodenoscopia, la TC toraco-addominale, la PET-TC, con tecnica ecografiche endoscopiche delle vie aeree e digestive; i tessuti neoplastici prelevati in corso di endoscopia vengono studiati con tecniche istologiche e bio-molecolari.

Come si svolge

Principio generale della resezione dell’esofago per malattia neoplasica è l’asportazione ampia del viscere e dei linfonodi satelliti. L’area di resezione e di conseguenza la tecnica ricostruttiva viene scelta secondo la sede della neoplasia. Maggiore è l’estensione della resezione, migliore è la sopravvivenza (riferimento pubblicazioni). Dopo la resezione dell’esofago la continuità digestiva viene ripristinata  con lo stomaco (per le localizzazioni toraciche o per tipi particolari di neoplasie del cardias) oppure con segmenti di intestino (il digiuno o il colon), per le neoplasie esofago gastriche.

L’esofago ha sede anatomica in tre comparti, il collo, il torace e l’addome. In chirurgia tradizionale e mini invasiva, oggi frequentemente adottata nei centri di riferimento, le vie di  accesso e le tecniche chirurgiche vengono scelte in base alla sede della neoplasia (accesso al collo, al torace, all’addome). Le tecniche mini invasive vengono adottate routinariamente quando è indicata la ricostruzione del tratto digestivo utilizzando lo stomaco; la ricostruzione intra toracica con il digiuno o il colon è più difficilmente attuabile per via toracoscopica.

Preparazione all’intervento

La chirurgia dell’esofago è molto complessa, spesso il paziente  ha età avanzata, co morbilità, la diagnosi viene effettuata dopo lunghi periodi di ridotta alimentazione e quindi di decadimento dello stato generale. La terapia anti tumorale preoperatoria richiede particolare attenzione.

Lo studio preoperatorio è quindi particolarmente rigoroso, si basa sulla valutazione generale e specialistica ( cuore, polmone, vasi, coagulazione, stato nutrizionale).

Post-operatorio

Nei centri di riferimento il paziente viene precocemente mobilizzato con l’ausilio del fisioterapista, la nutrizione artificiale ( preferibilmente per via enterale, viene iniziata precocemente (2° o 3° giorno) . Se non insorgono complicanze il paziente viene dimesso dopo almeno 7 giorni di degenza.

Vantaggi

La resezione chirurgica , eventualmente associata a terapia medica anti tumorale pre o post  operatoria, offre i migliori risultati in termini di sopravvivenza, con buona e soddisfacente qualità di vita.

Le principali pubblicazioni 

Incidence and risk factors for the development of epidermoid carcinoma in oesophageal achalasia.
Tassi V, Lugaresi M, Mattioli B, Fortunato F, Zagari RM, Daddi N, Bassi F, Pilotti V, Mattioli S.
Eur J Cardiothorac Surg. 2018 Dec 18. doi: 10.1093/ejcts/ezy401. [Epub ahead of print]

Genomic profiles of primary and metastatic esophageal adenocarcinoma identified via digital sorting of pure cell populations: results from a case report.
Isidori F, Malvi D, Fittipaldi S, Forcato C, Bozzarelli I, Sala C, Raulli G, D'Errico A, Fiorentino M, Seri M, Krishnadath KK, Bonora E, Mattioli S; EAC-BAGH group.
BMC Cancer. 2018 Sep 12;18(1):889. doi: 10.1186/s12885-018-4789-4.

Early and delayed evaluation of solid tumours with 64Cu-ATSM PET/CT: a pilot study on semiquantitative and computer-aided fractal geometry analysis.
Lopci E, Grizzi F, Russo C, Toschi L, Grassi I, Cicoria G, Lodi F, Mattioli S, Fanti S.
Nucl Med Commun. 2017 Apr;38(4):340-346. 

Total Lymphadenectomy and Nodes-Based Prognostic Factors in Surgical Intervention for Esophageal Adenocarcinoma.
Ruffato A, Lugaresi M, Mattioli B, Di Simone MP, Peloni A, Daddi N, Montanari A, Anderlucci L, Mattioli S.
Ann Thorac Surg. 2016 May;101(5):1915-20. doi: 10.1016/j.athoracsur.2015.12.008. Epub 2016 Feb 23.

Prognostic Evaluation of Disease Outcome in Solid Tumors Investigated With 64Cu-ATSM PET/CT.
Lopci E, Grassi I, Rubello D, Colletti PM, Cambioli S, Gamboni A, Salvi F, Cicoria G, Lodi F, Dazzi C, Mattioli S, Fanti S.
Clin Nucl Med. 2016 Feb;41(2):e87-92. 

PET radiopharmaceuticals for imaging of tumor hypoxia: a review of the evidence.
Lopci E, Grassi I, Chiti A, Nanni C, Cicoria G, Toschi L, Fonti C, Lodi F, Mattioli S, Fanti S.
Am J Nucl Med Mol Imaging. 2014 Jun 7;4(4):365-84. eCollection 2014. Review.

Esophagogastric metaplasia relates to nodal metastases in adenocarcinoma of esophagus and cardia.
Ruffato A, Mattioli S, Perrone O, Lugaresi M, Di Simone MP, D'Errico A, Malvi D, Aprile MR, Raulli G, Frassineti L.
Ann Thorac Surg. 2013 Apr;95(4):1147-53. doi: 10.1016/j.athoracsur.2012.12.040. Epub 2013 Feb 21.


Immunopathological patterns of the stomach in adenocarcinoma of the esophagus, cardia, and gastric antrum: gastric profiles in Siewert type I and II tumors.
Mattioli S, Ruffato A, Di Simone MP, Corti B, D'Errico A, Lugaresi ML, Mattioli B, D'Ovidio F.
Ann Thorac Surg. 2007 May;83(5):1814-9.

Endoscopic finding of granular cell tumour associated with leiomyomas in the oesophagus.
D'Errico A, Corti B, Fiorentino M, Di Simone M, Mattioli S, Grigioni WF.
Dig Liver Dis. 2004 Apr;36(4):292-5.

Three-dimensional CT imaging and virtual endoscopy for the placement of self-expandable stents in oesophageal and tracheobronchial neoplastic stenoses.
Di Simone MP, Mattioli S, D'Ovidio F, Bassi F.
Eur J Cardiothorac Surg. 2003 Jan;23(1):106-8.

Surgical therapy for adenocarcinoma of the cardia: modalities of recurrence and extension of resection.
Mattioli S, Di Simone MP, Ferruzzi L, D'Ovidio F, Pilotti V, Carella R, D'Errico A, Grigioni WF.
Dis Esophagus. 2001;14(2):104-9.

Iliac crest biopsy versus rib segment resection for the detection of bone marrow isolated tumor cells from lung and esophageal cancer.
Mattioli S, D'Ovidio F, Tazzari P, Pilotti V, Daddi N, Bandini G, Piccioli M, Pileri S.
Eur J Cardiothorac Surg. 2001 May;19(5):576-9.

Role and new perspectives of transforming growth factor-alpha (TGF-alpha) in adenocarcinoma of the gastro-oesophageal junction.
D'Errico A, Barozzi C, Fiorentino M, Carella R, Di Simone M, Ferruzzi L, Mattioli S, Grigioni WF.
Br J Cancer. 2000 Feb;82(4):865-70.

Imaging techniques in the staging of carcinoma of the esophagus.
Pezzi A, Mattioli S, Di Simone MP, Brusori S, Gigli F, Brusori G, Gozzetti G.
Radiol Med. 1991 Apr;81(4):446-58. Italian. 

Surgical therapy in "early gastric cancer".
Gozzetti G, Mattioli S, Gaudio M, D'Errico A, Conci A, Pilotti V, Di Simone MP.
Ital J Surg Sci. 1987;17(3):225-31.

Behaviour of basement membrane antigens in gastric and colorectal cancer. Immunohistochemical study.
Grigioni WF, Biagini G, Errico AD, Milani M, Villanacci V, Garbisa S, Mattioli S, Gozzetti G, Mancini AM.
Acta Pathol Jpn. 1986 Feb;36(2):173-84.

Early gastric cancer. Clinico-pathological analysis of 125 cases of early gastric cancer (EGC).
Grigioni WF, D'errico A, Milani M, Villanacci V, Avellini C, Miglioli M, Mattioli S, Biasco G, Barbara L, Possati L.
Acta Pathol Jpn. 1984 Sep;34(5):979-89.
 
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