Terapia chirurgica del reflusso gastro-esofageo e delle ernie iatali

Descrizione

La chirurgia della malattia del reflusso g. e dell’ernia iatale è sempre simultanea e si basa sugli stessi principi.

A chi si rivolge

La terapia chirurgica è riservata ai pazienti con malattia da reflusso gastroesofageo e/o ernia gastrica hiatale, secondo precise indicazioni.

Quali indicazioni

La chirurgia per il trattamento del reflusso gastroesofageo è riservata a pazienti che non rispondono all’azione dei farmaci, pazienti che non sono in grado di tollerare una terapia farmacologica a lungo termine, pazienti che richiedono dosaggi elevati dei farmaci,  pazienti troppo giovani per una terapia farmacologica che si prolunghi per tutta la vita. La coesistenza di severa malattia da reflusso gastro-esofageo e della posizione intratoracica della giunzione esofago-gastrica all’esame radiologico può costituire una valida indicazione per la chirurgia, che sola può permanentemente risolvere la causa anatomica della incontinenza cardiale soprattutto nei pazienti con buona aspettativa di vita ( età < 65 anni).

Le ernie hiatali di grandi dimensioni, in particolare quelle fisse nel torace, costituiscono indicazione precisa alla chirurgia  , in assenza di severe co morbilità; per queste particolari alterazioni anatomiche la chirurgia ha scopo terapeutico in presenza di sintomatologia severa ma anche a scopo profilattico poiché nel tempo si possono verificare complicanze serie, particolarmente in età avanzata quando la chirurgia in urgenza è gravata da elevate morbilità e mortalità.

Come si svolge

La tecnica chirurgica utilizzata attualmente è la chirurgia laparoscopica mediante cinque piccole incisioni. L’intervento si propone di ricostituire una barriera efficace tra stomaco ed esofago, evitando il contatto tra contenuto gastrico ed esofago.

Questa barriera viene ottenuta avvolgendo parte dello stomaco attorno alla giunzione esofago-gastrica. Per accertare la presenza del brachiesofago si procede in fase intraoperatoria alla misurazione della lunghezza del tratto intra-addominale dell’esofago mediante un apposito misuratore ideato specificatamente per questo scopo.

La misurazione viene effettuata prima e dopo mobilizzazione dell’esofago mediastinico. Se dopo massima mobilizzazione dell’esofago mediastinico la lunghezza del tratto intra-addominale dell’esofago è inferiore a 1.5 cm viene effettuata la gastroplastica di allungamento secondo Collis.

Viene creato un neo esofago tubulizzando il fondo gastrico mediante l’utilizzo di una suturatrice lineare, sulla guida di un dilatatore posizionato precedentemente in esofago. La plastica antireflusso secondo Nissen viene effettuata attorno al neo esofago. L’intervento viene eseguito con tecnica mini-invasiva laparo-toracoscopica.

Preparazione all’intervento

Verranno effettuati gli esami emato-chimici preoperatori, RX Torace, ECG, in casi particolari la valutazione cardiologica e pneumologica,  la visita anestesiologica. E’ necessario essere a digiuno da almeno 6 ore.

Post-operatorio

Viene effettuata una mobilizzazione precoce e la ripresa della alimentazione a cibi semiliquidi e semisolidi il giorno dopo l’intervento. Il controllo radiologico con mezzo di contrasto viene effettuato prima della dimissione per controllare la “tenuta” della plastica.

La dimissione in assenza di complicanze avviene dopo 3 giorni dall’intervento.

Per quanto riguarda l’intervento di Collis-Nissen la dimissione in assenza di complicanze avviene dopo circa 5 giorni dall’intervento.

Vantaggi

I vantaggi della tecnica laparoscopica sono costituiti dalla  precoce mobilizzazione, rapida ripresa dell'alimentazione orale, ridotto dolore postoperatorio, precoce ripresa delle normali attività. I risultati soddisfacenti a lungo termine sono superiori al 90%.

Le principali pubblicazioni 

Collis-Nissen gastroplasty for short oesophagus.
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Results of left thoracoscopic Collis gastroplasty with laparoscopic Nissen fundoplication for the surgical treatment of true short oesophagus in gastro-oesophageal reflux disease and Type III-IV hiatal hernia.
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Surgery for Type III-IV hiatal hernia: anatomical recurrence and global results after elective treatment of short oesophagus with open and minimally invasive surgery.
Lugaresi M, Mattioli B, Daddi N, Di Simone MP, Perrone O, Mattioli S.
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Effectiveness of antireflux surgery for the cure of chronic cough associated with gastroesophageal reflux disease.
Lugaresi M, Aramini B, Daddi N, Baldi F, Mattioli S.
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Lugaresi M, Mattioli S, Aramini B, D'Ovidio F, Di Simone MP, Perrone O.
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Prevalence and clinical picture of gastroesophageal prolapse in gastroesophageal reflux disease.
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The short esophagus: intraoperative assessment of esophageal length.
Mattioli S, Lugaresi ML, Costantini M, Del Genio A, Di Martino N, Fei L, Fumagalli U, Maffettone V, Monaco L, Morino M, Rebecchi F, Rosati R, Rossi M, Santi S, Trapani V, Zaninotto G.
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Hiatus hernia and intrathoracic migration of esophagogastric junction in gastroesophageal reflux disease.
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Ambulatory 24-hr pH monitoring of esophagus, fundus, and antrum. A new technique for simultaneous study of gastroesophageal and duodenogastric reflux.
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[Comparative evaluation of the anti-reflux effectiveness of several surgical operations for hiatal gastric hernia. Clinical, radiological, pH-metric and manometric study].
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